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Come scrivere il Diario in Psicoterapia

“Il paradosso della psicoterapia è che, anche se mi paghi, il lavoro più impegnativo lo devi fare tu.”
Questo perché la psicoterapia non è solo una cura, ma soprattutto un percorso di cambiamento. E cambiare non è semplice: richiede tempo, energia e continuità. Uno strumento che consiglio spesso, proprio perché può fare una grande differenza nel processo terapeutico, è il Diario Esperienziale Quotidiano.
Qui sotto ti spiego perché lo ritengo così utile e come utilizzarlo al meglio.

Perché scrivere un diario quotidiano?

Ci sono almeno tre buone ragioni:

  1. Per aumentare la consapevolezza: se stai facendo psicoterapia è perché senti il bisogno di cambiare qualcosa nella tua vita. Ma per cambiare, prima devi accorgerti di quello che ti succede.
    Scrivere ogni giorno ti aiuta a diventare più presente a te stesso: è uno dei metodi più efficaci per auto-osservarsi.
  2. Per creare nuove abitudini: il cambiamento non dipende solo dalla motivazione (che va e viene), ma soprattutto dalla costruzione di nuove routine. Tenere un diario, anche se a volte può sembrare faticoso, ti aiuta a sviluppare questa costanza.
  3. Per lavorare meglio in seduta: portare in terapia episodi specifici (tratti dal diario) permette di affrontare situazioni concrete, non solo discorsi generici. Ed è proprio attraverso gli episodi concreti che si possono riconoscere schemi ricorrenti e ipotizzare nuovi modi di agire.

Come si scrive un buon diario esperienziale?

Non serve fare riflessioni filosofiche o scrivere “pensieri profondi”.
Il punto è raccontare fatti specifici, come se facessi una fotografia di un momento, e annotare:

  • Cosa è successo?
  • Come ti sei sentito?
  • Come hai reagito?
  • In quali altri momenti ti è capitato qualcosa di simile (o di molto diverso)?

È utile annotare sia momenti positivi che negativi, successi e difficoltà, purché siano collegati ad aree della tua vita che vuoi comprendere meglio o cambiare.

Esempi:

  • “Oggi ho discusso con un collega perché… Ho reagito in questo modo… Mi sono sentito… Mi succede anche in altre situazioni di comportarmi così?”
  • “Questa volta sono riuscito a non arrabbiarmi con la mia compagna quando mi ha criticato per… Ho provato a fare qualcosa di diverso (…), lei ha reagito così (…) e io mi sono sentito più tranquillo. Vorrei riprovare in altri contesti simili.”

Uno schema utile da seguire potrebbe essere:

CONTESTO/ PERSONE PRESENTIEMOZIONI SUSCITATE (COME STAVO)MIE AZIONI/ REAZIONIALTRE SITUAZIONI IN CUI SONO STATO/MI SONO COMPORTATO COSì, OPPURE IN MANIERA MOLTO DIVERSA
Ero al lavoro con i colleghi. C’era anche Luca, con cui ho spesso attriti.Mi sono sentito a disagio, bloccato. Temevo di dire una sciocchezza. Penso fosse imbarazzo.Non ho detto nulla, ho annuito anche se non ero d’accordo.Succede spesso con Marco. Con mia moglie, invece, riesco a dire sempre quello che penso. Come mai questa differenza?

Dove scrivere il diario?

Il supporto ideale è una piccola agenda cartacea, da tenere sempre con te.
Così puoi annotare eventi appena accadono, o prendere appunti rapidi da sviluppare la sera.

In alternativa, puoi usare un'app per smartphone: ci sono tante opzioni valide per scrivere in digitale.

“Oggi non è successo nulla, quindi non ho scritto.”

Se una giornata passa senza che tu senta il bisogno di scrivere nulla, può voler dire che l’hai vissuta col pilota automatico.
Succede a tutti, ma se accade troppo spesso è un segnale: il pilota automatico è uno dei principali ostacoli al cambiamento.
Accorgertene è già un primo passo per “riaccendere” la tua attenzione su ciò che vivi.